A Crespi d’Adda con il nostro cane
1 Novembre 2021

A Crespi d’Adda con il nostro cane: un villaggio operaio di fine ‘800, sito bergamasco dell’Unesco

By Arianna

Crespi d’Adda è una delle mie mete preferite che mi sento di consigliare quando qualcuno mi chiede di fare una passeggiata con il cane in un sito architettonico di rilievo.
Crespi d’Adda è tutto questo: è natura, è tranquillità, è pace ma soprattutto storia.
Nelle sue strade, attraverso i suoi edifici, si respira l’idea visionaria divenuta poi concreta di un uomo e della sua famiglia.

A Crespi d’Adda con il nostro cane

Crespi d’Adda è un villaggio operaio di fine 800 pensato e costruito da quello che oggi potremmo definire un imprenditore illuminato: Cristoforo Benigno Crespi. Egli acquista un ampio terreno sulle rive del fiume Adda e fonda il Cotonificio Benigno Crespi, fabbrica che arriva a contare fino a 4000 dipendenti.
Inoltre costruisce un villaggio per i suoi dipendenti, con casette per operai, residenze per i dirigenti, un ambulatorio medico, una chiesa, un cimitero e il dopolavoro.

A Crespi d’Adda con il nostro cane

Partiamo con ordine: il nostro giro inizia parcheggiando la macchina nel parcheggio dei pressi del santuario della Madonna di Concesa. Molto interessante il complesso del Santuario che merita sicuramente una visita.

Siamo sul fiume Adda, lo sentiamo scorrere accanto a noi e decidiamo di attraversarlo sul ponte di ferro che ci porta proprio sull’altro lato del fiume.

ll basamento del ponte è in legno pieno. perciò è facilmente attraversabile anche dai cani più timorosi e con la paura del vuoto.

Una volta giunti dall’altra parte prendiamo la strada di destra e un viale alberato a tratti ombreggiato ci attende.
Lo percorriamo tutto, costeggiando il fiume e lentamente ci portiamo all’inizio del villaggio di Crespi d’Adda.

Di fronte a noi il cancello e il muro di Villa Crespi, la residenza padronale, che ha le vere e proprie sembianze di un castello.
Putroppo la proprietà e privata e non accessibile.

Siamo finalmente arrivati al villaggio di Crespi d’Adda. Davanti a noi spicca la Chiesa Parrocchiale.

La Chiesa è molto particolare ed è del tutto simile alla Chiesa di Busto Arsizio, paese natale del signor Crespi.

Accanto alla Chiesa c’è la Scuola Elementare che oggi è la sede del sito UNESCO. Si, avete capito bene, Crespi d’Adda è un sito patrimonio dell’Unesco e anche per questo vi esorto a visitarlo.

Noi abbiamo usufruito della visita guidata, prenotata direttamente al centro visitatori. Una guida turistica accreditata ci ha spiegato con dettagli e con molta gentilezza tutta la storia di questo luogo che sembra incantato e rimasto in un’altra epoca e accompagnato nella visita di gruppo. Alla visita guidata all’aperto hanno potuto partecipare anche i nostri amici a 4 zampe che sono stati bravi e hanno annusato unpo’ di storia della rivoluzione industriale.

Durante la visita guidata abbiamo visto le casette degli operai, abitazioni bifamigliari con giardino e orto che venivano assegnate agli operai del cotonificio.

Nella parte più lontana dal cotonificio abbiamo ammirato anche le case dei dirigenti, dotate di ampio giardino.

Abbiamo visto il Cotonificio e ascoltato attraverso le parole dellla guida la storia di questa grande azienda.

Del resto non mancava proprio niente nel villaggio di Crespi d’Adda, la casa del dottore, un piccolo ambulatorio, il dopolavoro, un circolo ricreativo per gli operai del cotonificio e persino il cimitero con il Mausoleo Crespi.

Vi consigliamo davvero una visita a questo importante sito Unesco della Lombardia.
Potete consultare il sito www.crespidadda.it o chiamare il numero 02.90939988 e fare anche voi una visita guidata che dura circa 2 ore e passare una mattina o un pomeriggio di cultura con il vostro amico a quattro zampe.

Indicazioni sulla sicurezza: come immaginerai, la percorribilità degli itinerari, soprattutto se in ambiente montano, è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo e manutenzione delle strade. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, consulta sempre il meteo e informati sullo stato del percorso contattando gli uffici turistici , i centri visitatori dei parchi, i gestori dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine.