Bletterbach, nel patrimonio dell’Unesco con il nostro cane
Oggi io e Mimosa vi portiamo in uno spettacolare sito, Patrimonio dell’Unesco, visibile con una breve passeggiata da un passo di montagna incantevole, scoperto in queste vacanze: il Passo Oclini.
Il passo Oclini (Jochgrimm in tedesco) si trova a m. 1989 nel Comune di Aldino, in sud Tirol.
È un luogo di rinvenimenti archeologici risalenti al mesolitico.
La strada per il passo di Oclini inizia dopo il passo Lavazè (1805 m.).
Il passo Olclini è il punto di partenza della nostra passeggiata.
Parcheggiata la macchina prediamo la strada in direzione Malga Gurndin, percorrendo una larga mulattiera in piano anzi, in leggera discesa, che in 20 minuti ci porta alla Malga.
Tenendoci la merenda alla malga per il ritorno della passeggiata, proprio in prossimità di questa, un cartello in legno ci indica il sentiero per raggiungere il punto panoramico Bletterbach.
Il sentiero entra nel bosco e il dislivello (di soli 50 metri circa) è tutto in questo tratto, non adatto a passeggini per bambini, né a cani con il carrellino.
Presto si apre davanti ai nostri occhi uno scenario superlativo:
la gola del Bletterbach.
Si tratta di una spettacolare gola incisa dal torrente Bletterbach, che ha scavato la montagna circa 18 mila anni fa, creando un’erosione nella roccia lunga circa 8 km e profonda 400 metri. Quello che questa erosione ha portato alla luce è un vero e proprio racconto geologico, fatto di conformazioni rocciose, tracce di piante ed animali che hanno abitato le Dolomiti dall’era glaciale.
Per il ritorno si può percorrere il sentiero dell’andata oppure, seguendo i cartelli , ritornare alla Malga Gurndin, attraverso un percorso ad anello.
Una sosta a questa malga è d’obbligo. I dolci in particolare sono una vera specialità oltre ad essere serviti in porzioni degne di un gigante.
La mulattiera percorsa all’andata ci riporterà al Passo Oclini.
Per avere maggiori informazioni sulla gola del Bletterbach è possibile rivolgersi al Centro Visitatori ad Aldino e al Museo Geologico a Redagno.
Qui vi viene spiegata l’importanza geologica del Corno Bianco e del suo canyon e potrete prenotare una visita guidata o ricevere informazioni per altri sentieri in autonomia.
Vi lasciamo nella scheda riassuntiva alcuni siti dove reperire informazioni.
La salita al Corno Bianco
Dal Passo Oclini è possibile raggiungere la vetta del Corno Bianco 2317m seguendo il sentiero segnalato, che devia dalla mulattiera direzione Malga Gurndin, pochi metri dopo il parcheggio. Il sentiero di salita corre inizialmente tra i prati, poi tra le piante di pino mugo e infine su terreno roccioso.
Che dirvi? Abbiamo raggiunto la vetta e definirei questa passeggiata di media difficoltà. Non è adatta a cani anziani o con il carrellino e ovviamente non è adatta ai bambini, tantomeno con il passeggino.
Noi abbiamo impiegato circa 1h per giungere alla cima ma ovviamente il tempo impegato varia a seconda del vostro allenamento. Per superare i 325 m. di dislivello è meglio avere delle calzature adeguate al terreno roccioso.
Il panorama a 360° dalla cima è assolutamente fantastico e si possono osservare nelle belle giornate il gruppo dell’Ortles, le Alpi Venoste, lo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar, la Pala di Santa, il gruppo del Brenta.
Indicazioni sulla sicurezza: come immaginerai, la percorribilità degli itinerari, soprattutto se in ambiente montano, è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo e manutenzione delle strade. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, consulta sempre il meteo e informati sullo stato del percorso contattando gli uffici turistici , i centri visitatori dei parchi, i gestori dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine.