L’eremo di San Genesio si trova in vetta alla collina omonima (932mt), insieme al M.te Crocione (989mt).
Il colle di San Genesio si può raggiungere in auto tramite una strada che sale dalla frazione Cagliano, nel comune di Colle Brianza; una volta abbandonato l’abitato di Cagliano, la strada è ancora asfaltata fino alla chiesetta della Madonna del Sasso, poi diventai sterrata fino alla cima. In vetta alla collina sono presenti alcuni parcheggi, l’eremo e un Rifugio.
L’eremo ha una lunga storia e i primi documenti risalgono al 950 d.C. Oggi è proprietà privata e non è visitabile. Dall’eremo si imbocca il sentiero maestro numero 1, che si inoltra nel bosco di pini e castagne, ideale da percorrere in Autunno per portare a casa un ricordo del bosco.
Il sentiero si trova quasi tutto sul crinale alberato, con dolci sali scendi, adatto anche ai più piccoli e ai cani di tutte le taglie. Camminando su un sentiero ben segnalato si giunge alla Madonnina dell’Alpe (m. 889), punto più alto di tutta la traversata che apre una bella finestra sulla Brianza.
Prima di incontrare la piccola cappella, eretta a protezione dei lavoratori dei boschi, ci si imbatte in una targa che indica il Terminon, ovvero il confine tra i comuni di Galbiate, Colle e Valgreghentino.
Proseguendo lungo il sentiero si arriva alla cima del Monte Crocione, dove, nonostante la presenza di ripetitori, il luogo ha un fascino senza tempo. Il Crocione è stato eretto nel 1937 ma la croce è stata sostituita, visto l’avanzato stato di deterioramento, all’inizio degli anni novanta e, quella attuale, ha ricevuto la benedizione da parte di Monsignor Giuseppe Molinari. Il monte Crocione è alto 879 m slm e da questo punto si può scorgere tutta la Brianza.
Il sentiero numero 1 che parte dall’Eremo e giunge alla Croce del Monte Crocione è percorribile in circa un’ora. Lungo il ritorno è possibile fare una sosta golosa al Rifugio gestito dal gruppo Alpini di Colle Brianza, aperto la domenica. Qui non è possibile prenotare il pranzo quindi vi conviene arrivare per tempo per assicurarvi un pasto caldo. Se invece avete dei panini potete usufruire dei tavoloni di legno accanto al rifugio o stendere un telo e passare qualche ora di relax al fresco sul colle.
Una volta tornati alla macchina e imboccata la strada per la discesa si può fare un veloce sosta alla Madonna del Sasso, un Santuario eretto nel secolo scorso per ricordare l’apparizione nel 1657 della Santa Vergine ad una donna, come riportano gli scritti nell’archivio della Parrocchiale di Giovenzana.
Indicazioni sulla sicurezza: come immaginerai, la percorribilità degli itinerari, soprattutto se in ambiente montano, è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, consulta sempre il meteo e informati sullo stato del percorso contattando gli uffici turistici , i centri visitatori dei parchi, i gestori dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine.