I Laghetti del Colbricón: a spasso nel Mesolitico
Pronti a immergervi nella Preistoria? Basta parcheggiare al passo Rolle (Trentino Alto Adige – Val di Fiemme), un passo meraviglioso, oppure al parcheggino poco prima posizionato presso la Malga Rolle, (1900 m s.l.m.) a circa un chilometro dal Passo e prendere la direzione per i Laghetti del Colbricon.
Dal parcheggio del passo si prende la direzione Bellamonte/Paneveggio e subito spunta il segna sentiero CAI n° 348 che indica la direzione per i laghetti del Colbricón.
Alzando lo sguardo verso il cielo non possiamo che essere rapiti dalla maestosità delle cime, le Pale di San Martino e il Lagorai Orientale.
Il sentiero prevede prima un passaggio tra alcune malghe dove è possibile fermarsi per un caffè e un dolce per poi proseguire, ben visibile, nel bosco, ricco di ruscelli e rigagnoli. La pendenza è praticamente inesistente.
Siamo all’interno del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, un’oasi protetta situata nelle Alpi Orientali (Dolomiti Trentino Orientale), che interessa una superficie di 19.717,46 ettari.
Attraverso una camminata di circa 40 minuti su un sentiero di sassi e ponti di legno è possibile ammirare la ricchissima vegetazione e anche animali, sempre che si riesca ad essere indiscreti e poco disturbanti.
Dopo essere usciti dal bosco si arriva al Rifugio Colbricón e si aprono davanti ai noi i due meravigliosi laghetti, dove si raggiunge l’altitudine massima di metri 1927 m s.l.m.
Dalla conca dei laghetti si ha di fronte la cima del Colbricón: tutta quest’area fu teatro di guerra tra italiani e austriaci tra il 1915 e il 1918.
I Laghetti del Colbricón sono inoltre, un sito mesolitico e la prima testimonianza di presenza umana in alta quota dopo l’ultimo massimo Glaciale. Il sito fu ritrovato nel giungo del 1971 del modo del tutto inaspettato da Gianluigi Secco, che era andato a pescare al laghetto più grande del Colbricon e notò una pietra “strana” che fece vedere allo zio e successivamente al museo di Scienze Naturali. Si trattava di una selce con segni di scheggiatura, prima testimonianza dei cacciatori mesolitici in alta quota, circa 10.500 anni fa.
Presso il rifugio Colbricón è possibile sostare all’esterno insieme ai nostri amici cani, gustando un dolce fatto in casa e un buon caffè.
È possibile sostare in riva al lago più grande per trascorrere un rilassante pomeriggio in mezzo alla natura in uno scenario mozzafiato e carico di storia.
Indicazioni sulla sicurezza: come immaginerai, la percorribilità degli itinerari, soprattutto se in ambiente montano, è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali, condizioni meteo e manutenzione delle strade. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, consulta sempre il meteo e informati sullo stato del percorso contattando e gli uffici turistici , i centri visitatori dei parchi naturali, i gestori dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine.
