La propriocezione nel cane
Il termine Propriocezione deriva dal latino “proprius” che significa “appartenere a se stesso”.
La Propriocezione è dunque la capacità individuale di percepire il proprio corpo nello spazio, senza l’utilizzo della vista.
Quindi chi ha una buona propriocezione ha una buona capacità di percepirsi, di sapere quali sono le reali dimensioni del proprio corpo, di sapere con discreta precisione dove è posizionato il proprio arto, il busto, la coda, rispetto allo spazio e di muoversi più consapevolmente in esso.
Questo sistema è fondamentale e concorre a mantenerci in equilibrio insieme al sistema visivo e a quello vestibolare.
Questo vale per noi e per i nostri amici a 4 zampe.
Il sistema che si trova alla base di questo controllo è il Sistema Propriocettivo che grazie ad altri sistemi riceve informazioni da tutto il corpo tramite una “rete” di rilevazione diffusa. Punti strategici di questa rete sono i recettori posti sulla cute, nei muscoli, nei tendini insieme alle informazioni che giungono al cervello attraverso nostri sensi, in particolare dal tatto e dalla vista e infine dalle strutture preposte al controllo dell’equilibrio, collocate nell’orecchio interno.
Tutta questa serie di informazioni viene trasmessa ed elaborata dal sistema nervoso e si trasforma in una risposta a livello muscolo-tedineo, nelle strutture cioè deputate al movimento, permettendo l’espressione di movimenti precisi, volontari e non.
La propriocezione può essere più precisamente divisa in una
– PROPRIOCEZIONE STATICA: ovvero il senso di posizione nello spazio
– PROPRIOCEZIONE IN MOVIMENTO: legata appunto al movimento degli arti e del corpo nello spazio.
La trattazione di questo argomento è decisamente complessa, per ora ci basti sapere questo ma soprattutto ci può essere molto utile sapere che è possibile allenare la propriocezione attraverso pratiche ed esercizi che vanno a stimolare il sistema neuro-motorio nella sua totalità.
Il sistema può essere dunque allenato, anche attraverso l’uso della ripetizione.
Il ripetere movimenti e gesti con cura e precisione affina e rende più preciso l’intero set neurale implicato in quel particolare gesto.
E’ ciò che comunemente fanno gli sportivi.
Immaginate un giocatore di calcio quanti rigori avrà tirato in allenamento, un giocatore di pallavolo quante prove di battuta avrà fatto, una danzatrice o un danzatore avranno provato quel particolare gesto, quel particolare passo di danza per ore prima di ottenere quel risultato.
La propriocezione non è dunque qualcosa di immutabile ma può cambiare nel corso del tempo e si può affinare.
Ma perchè tutto questo può essere importante per il nostro cane?
Prendiamo ad esempio un cucciolo, anche se il discorso si può applicare benissimo al cane adulto. Durante la sua crescita contribuiremo a sviluppare la sua propriocezione se gli permetteremo di fare una vita stimolante, gli offriremo una adeguata socializzazione anche con attività ludiche proprio finalizzate all’allenamento propriocettivo.
Attraverso il gioco su superfici diverse, attraverso il contatto misurato e distribuito sul suo corpo, attraverso piccoli esercizi di Mobilitydog® a misura di cucciolo, solleciteremo il cervello e la parte della corteccia che presiede alla motricità somatica, a migliorare la rappresentazione corporea statica e dinamica.
Una sorta di prima educazione cinestesica in famiglia che aiuterà il cucciolo, ma anche il cane adulto, a migliorare la consapevolezza corporea, a sensirsi a suo agio nel proprio corpo, ad avere maggiori strumenti operativi per comunicare con gli altri cani, a vivere più serenamente ed affrontare l’ambiente, essere più autoefficaci e sicuri e “tollerare” manipolazioni e vicinanza a inter e intra specifici che spesso rappresentano un problema.